Da oggi, a Misterbianco, si riparte con una nuova gestione del servizio rifiuti; una nuova azienda e una nuova storia, che si spera davvero migliore per tutti e senza veleni.

Il consiglio comunale straordinario e urgente, proprio sulla questione dei rifiuti, ha registrato due ore di dibattito nel corso del quale, tra molte polemiche, si sono in fondo chiarite le rispettive posizioni rispetto alla gestione complessiva ed alla recente polemica relativa alle presunte azioni di sabotaggio nei confronti del servizio da prestare ai cittadini, che il sindaco aveva denunciato - sollevando inevitabili reazioni - ed ha inteso, ora, chiarire. Negli interventi svoltisi, sia la maggioranza che l'opposizione, in sostanza, hanno sostenuto di essere dalla parte dei lavoratori che compiono il proprio dovere, senza che in Consiglio si possano delineare barriere tra accusatori e difensori degli operatori stessi.

Il problema è che i disservizi anche gravi si sono oggettivamente verificati, a fronte di una gestione della raccolta e dello spazzamento che è costata 429mila euro al mese (puntualmente pagati); e che la cittadinanza ne è rimasta esasperata. Ferma restando la dignità del lavoro, rimane il fatto che la città non può rimanere sporca per un servizio di fatto inadeguato, e che assieme ai diritti ed aspettative dei lavoratori dev'essere garantito il dovuto servizio ai cittadini, dopo che la raccolta differenziata intrapresa aveva portato Misterbianco ad agosto 2013 all'apice del proprio ambito con un 61 % che, poi, si è progressivamente perduto nei dieci mesi successivi. Quindi, occorre pianificare e assicurare un servizio che faccia davvero avanzare Misterbianco su un fronte moderno solidale e civile.

Per l'opposizione, si è trattato, in sintesi, di una gestione velleitaria negli annunci e fallimentare nei risultati. Per la Giunta, appassionatamente difesa in prima persona dal sindaco Di Guardo, in mezz'ora di franco intervento, dopo le prime risposte fornite dall'assessore Vecchio, si è fatto il meglio possibile con le forze a disposizione ed ogni accusa è ingiusta. Dal primo luglio, con la ditta subentrante nel servizio dei rifiuti, saranno impiegate le stesse 83 unità lavorative finora utilizzate dall'Oikos e, quindi, vengono salvaguardati posti di lavoro e salari ma, per l'amministrazione comunale, ogni lavoratore dovrà fare appieno il proprio dovere secondo le esigenze del servizio, senza più alibi e tolleranze.

Ma il nodo di fondo è ripristinare da subito le migliori condizioni di efficienza ed efficacia dei servizi, assicurando anche serenità e sicurezza ai lavoratori impegnati ed alla cittadinanza, che dal canto suo, finora, non si è vista - di fatto - riconosciuta alcuna premialità dall'incremento della raccolta differenziata. E, soprattutto, nel contempo, visti taluni eccessi e intemperanze verbali, con proteste veleni e recriminazioni, c'è da auspicare che si attuino i necessari chiarimenti e si possa presto respirare un clima politico di dialogo costruttivo e di pacificazione, parole non a caso invocate nell'ultimo intervento della «calda» serata.