Convegno "Oltre le discariche": tante voci e proposte, regione assente e colpevole

Convegno Discarica - MisterbiancoSecondo l’Eurostat, la Sicilia ha la peggiore gestione dei rifiuti d’Europa, col suo 90 per cento riversato nelle discariche. “E se non avete idee e progetti e non vi mettete d’accordo tra di voi, sbatterete contro un muro”.

Queste tra le annotazioni di inizio e fine convegno a Misterbianco, in cui l’amministrazione comunale del sindaco Di Guardo chiedeva indicazioni tecniche e scientifiche e “nuove vie” da percorrere, sullo smaltimento dei rifiuti, dagli esperti appositamente invitati.

Grande assente, ed imputata, la Regione, il cui dirigente dipartimentale ing. Armenio non si è presentato all’invito rivoltogli. Una Regione che di fatto perpetua da decenni una situazione insostenibile. Dal decreto Ronchi del 1996 (gestione associata dei rifiuti, rete impiantistica, eliminazione delle discariche) sono quasi 20 anni passati invano. Dal 1999 partirono e perdurano le ordinanze sull’emergenza. Poi, con la legge 9 del 2010, si doveva passare dai fallimentari “carrozzoni” ATO - che hanno lasciato montagne di debiti milionari ai Comuni sulle soglie del dissesto - alle SRR ed agli ARO (Ambiti di raccolta ottimali) ma è ancora nebbia fitta. Con norme ed Enti che si susseguono e contraddicono. E le nuove SRR, nate nel 2013, tuttora al palo. L’anno zero è ancora forse da venire.

Appassionata l’introduzione dell’assessore all’Ecologia di Misterbianco, Angela Vecchio, che ha ribadito la voglia e la necessità di iniziative, impianti e soluzioni sostenibili sul piano ambientale ed economico, da parte di un Comune che nel primo quadrimestre ha differenziato al 55,51%. Il suo omologo assessore di Catania Saro D’Agata, condividendo gli approcci sulla sostenibilità, sicurezza e trasparenza ed ereditata una situazione contrattuale senza indifferenziata, ha preannunciato per i prossimi mesi alcune iniziative pilota (partendo da S. Maria Goretti) e poi dal febbraio 2016 - con il nuovo capitolato - una svolta che dovrà investire tutto il territorio di Catania.

Il rettore Pignataro dell’Università di Catania ha messo a disposizione l’impegno e le competenze formative e di ricerca dell’Ateneo da utilizzare in logica di sistema. Il presidente della SRR di Catania Massimo Rosso ha sottolineato ritardi e carenze normative, evidenziando però la necessità di un Piano d’ambito costruito dai Comuni assieme, cioè non ciascuno per suo conto (ma quando?). Gli esperti CNR Pietro Capaldi e Giovanni Nicolosi e il dirigente Salvatore Raciti hanno illustrato possibili tecnologie e procedure innovative e non convenzionali; rappresentanti di imprese del settore hanno proposto soluzioni alternative “d’avanguardia”. Ed è emersa anche l’importanza del “pastazzo” e di vari scarti agricoli per produrre energia, usando i rifiuti come risorsa. Confronto utile, ma - tra tante proposte contrastanti - sembra una “Torre di Babele”.

Roberto Fatuzzo

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